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Visualizzazione dei post da novembre, 2025
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  COP30: Diritti calpestati, eppure il potere delle persone dimostra che l'umanità vincerà   I leader della #COP30 in Brasile non sono riusciti a concordare di porre le persone sui profitti come mancanza di unità, responsabilità e trasparenza che hanno ridotto la realizzazione dell'azione urgente ed efficace per il clima necessaria, anche se ci sono stati alcuni punti luminosi, ha detto Amnesty International alla fine del vertice annuale delle Nazioni Unite sul clima.   La decisione dell’headliner COP30 “GlobalMutirão” intendeva portare il consenso globale su una serie di azioni prioritarie per il clima durante questo vertice bollato come “COP della verità”. Eppure il documento finale ha evitato qualsiasi menzione di combustibili fossili, il motore principale del cambiamento climatico, non riuscendo a costruire o addirittura a riaffermare l’impegno a “transizione lontano” dai combustibili fossili concordati nella COP28 .   https://www.amnesty.org/en/latest/ne...
  Veleni e bugie   Otto mesi dopo il disastro ambientale causato dalla compagnia cinese Sino-Metals in Zambia, emergono nuove accuse. Risarcimenti insufficienti, intimidazioni ai residenti e un tentativo costante d'insabbiare la verità su 1,5 milioni di tonnellate di rifiuti tossici riversati nel fiume Kafue   https://www.nigrizia.it/notizia/veleni-bugie-zambia-disastro-ambientale-inquinamento-rifiuti-tossici-cina-sino-metals
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  Ciad, i letti dei fiumi scompaiono e la vita rurale vacilla   In Ciad, il cambiamento climatico sta modificando in modo drammatico il paesaggio e la vita delle comunità. La scomparsa progressiva dei wadis (i letti di fiumi stagionali che convogliano l’acqua delle piogge e alimentano le falde sotterranee) minaccia l’agricoltura, l’allevamento e persino l’accesso all’acqua potabile.   https://www.focusonafrica.info/ciad-i-letti-dei-fiumi-scompaiono-e-la-vita-rurale-vacilla/
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  Repubblica democratica del Congo, a Lubumbashi la rottura di un bacino tossico scatena paura e proteste   A Lubumbashi si è rotta una vasca di ritenzione contenente acque acide e contaminanti provenienti da un sito minerario. La rottura ha  provocato una fuoriuscita che ha inondato il mercato e numerose abitazioni. L’incidente, avvenuto nei pressi delle installazioni della compagnia cinese Congo Dongfang Mining (CDM), ha sollevato gravi preoccupazioni sanitarie e ambientali tra i residenti, che temono un inquinamento diffuso dei suoli e delle acque sotterranee.   https://www.focusonafrica.info/rd-congo-a-lubumbashi-la-rottura-di-un-bacino-tossico-scatena-paura-e-proteste/
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  Ecosistemi in pericolo con le infrastrutture dell’energia fossile   In un rapporto diffuso il 13 novembre sui danni causati dall’industria fossile al clima, alle persone e agli ecosistemi , Amnesty International e BetterPlanet Laboratory (Bpl) hanno denunciato che le infrastrutture dell’energia fossile creano rischi per la salute e i mezzi di sussistenza di almeno due miliardi di persone, circa un quarto della popolazione mondiale. Il rapporto, intitolato “Estinzioneda estrazione” , dimostra come l’intero ciclo vitale della produzione di energia fossile distrugge irreparabilmente gli ecosistemi naturali e mette a rischio i diritti umani, soprattutto delle persone che vivono nei pressi delle relative infrastrutture.   https://www.amnesty.it/ecosistemi-in-pericolo-con-le-infrastrutture-dellenergia-fossile/
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  Aotearoa Nuova Zelanda: discriminazione contro chi fugge dalla crisi climatica   Amnesty International ha accusato le autorità di Aotearoa Nuova Zelanda di attuare politiche discriminatorie nei confronti delle popolazioni delle isole oceaniche di Tuvalu e Kiribati, che si trovano a due metri d’altezza dal livello del mare e che rischiano di essere sommerse proprio a causa dell’emergenza climatica.  Quelle popolazioni, insomma, sono punite due volte: da una crisi climatica di cui non hanno responsabilità e da un sistema discriminatorio adottato dallo stato con cui hanno maggiori legami storici e culturali, che non tiene conto di condizioni quali l’età, la salute o la disabilità, in violazione del diritto internazionale.   Il programma chiamato Permesso di soggiorno per l’accesso delle categorie residenti nel Pacifico prevede un limitato numero di posti a disposizione per le persone che sono cittadine di Kiribati, Tuvalu, Tonga e Figi e...
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  L’Italia dei fossili: così Eni, Snam, Sace e Intesa hanno ignorato la crisi climatica   Dal 2015 a oggi: 6,39 miliardi di barili estratti, 40mila km di gasdotti, 22 miliardi di euro in garanzie pubbliche e 11 miliardi di dollari in prestiti. Mentre i governi promettevano di limitare il riscaldamento a 1,5°C, le principali aziende e istituzioni finanziarie del paese facevano esattamente l'opposto.   Per leggere l’articolo https://www.nigrizia.it/notizia/italia-fossili-eni-snam-sace-intesa-sanpaolo-crisi-climatica-accordo-parigi-cop30
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  Cop30: “Le persone siano al centro dei negoziati” Alla vigilia della conferenza annuale delle Nazioni Unite sul clima, la Cop30 , in programma a Belém in Brasile dal 10 al 21 novembre , Amnesty International ha sollecitato i leader mondiali a porre le persone, invece dei profitti e del potere, al centro dei negoziati e a impegnarsi a proteggere e a sostenere le richieste delle persone attiviste , che chiedono di accelerare le azioni sul clima di cui il pianeta ha urgente bisogno: un’uscita completa, veloce, equa e finanziata dal fossile e una giusta transizione verso fonti energetiche sostenibili per tutte e per tutti . https://www.amnesty.it/cop30-le-persone-siano-al-centro-dei-negoziati/
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  È uscito il rapporto sullo stato europeo del clima (ESOTC) del 2024   L'ESOTC compilato dal Copernicus Climate Change Service (C3S) e dall'Organizzazione meteorologica mondiale (WMO) fornisce descrizioni e analisi delle condizioni climatiche in Europa nel 2024. Fornisce anche una panoramica delle condizioni climatiche in tutto l'Artico e aggiorna l'evoluzione a lungo termine degli indicatori climatici chiave.   Per scaricare il rapporto https://climate.copernicus.eu/esotc/2024
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  Emissioni di gas serra in aumento: allarme ONU che punta il dito contro India, Cina e Russia   Nel 2024 le emissioni globali di gas serra sono aumentate del 2,3%, spinte dal continuo uso di petrolio, gas e carbone. I principali responsabili sono India, Cina, Russia e Indonesia. Le emissioni dell’ UE  sono diminuite, mentre quelle degli  Stati Uniti  hanno smesso di calare (+0,1%).   Per approfondire https://onuitalia.com/2025/11/04/emissioni/
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  COP 30 quali risultati? Dal 10 al 21 novembre, a Belém in Brasile, si terrà la trentesima Conferenza delle parti ( COP30 ).  La Conferenza delle parti è stata istituita dalla  Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) adottata durante la Conferenza sull’ambiente e sullo sviluppo (conosciuta come Summit per la Terra) di Rio de Janeiro del 1992.   Amnesty International ha prodotto un documento,  Briefing di advocacy pre-COP , con una serie di raccomandazioni ai Paesi parti,   per raggiungere la giustizia climatica, affrontando tre aree tematiche per l’impegno strategico alla COP30: 1. La protezione dei difensori dei diritti umani ambientali (EHRD) e lo spazio civico nei forum multilaterali che discutono dell'azione per il clima; 2. la fornitura di finanziamenti climatici nuovi, adeguati, prevedibili e aggiuntivi; e 3. L'urgente necessità di un'eliminazione giusta ed equa dei combustibili fossili. Per ...
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  Spazio civico e difensori dei diritti umani ambientali: essenziali per raggiungere la giustizia climatica   La protezione dello spazio civico e della capacità dei difensori dei diritti umani ambientali (EHRD) di svolgere il loro importante lavoro è fondamentale per l’azione di Amnesty International per promuovere la giustizia climatica. Un manuale per fornire una panoramica dell'importanza della protezione degli spazi civici e del lavoro degli EHRD per raggiungere la giustizia climatica.   Per scaricare   https://www.amnesty.org/en/documents/pol32/0173/2025/en/