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Visualizzazione dei post da maggio, 2024
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  Il Relatore Speciale delle Nazioni Unite solleva preoccupazioni per i diritti umani sui mercati del carbonio Reagendo a un appello del relatore speciale delle Nazioni Unite sui diritti dei popoli indigeni a prendere in considerazione una moratoria sui mercati del carbonio, il consigliere di Amnesty International sui diritti indigeni Chris Chapman ha dichiarato:   “Il relatore speciale delle Nazioni Unite ha ragione a sollevare preoccupazioni in materia di diritti umani sul funzionamento dei mercati del carbonio. Gli inquinatori possono usarli per compensare – piuttosto che ridurre in realtà – le loro emissioni di gas serra acquistando crediti di carbonio per schemi che coinvolgono le terre dei popoli indigeni. Questi schemi fanno poco o nulla a beneficio dei popoli indigeni e, in alcuni casi, danneggiano attivamente i loro diritti.   https://www.amnesty.org/en/latest/news/2024/04/global-un-special-rapporteur-is-right-to-raise-human-rights-concerns-about-carbon-markets/
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  È scaricabile online il Rapporto 2023 sullo stato del clima in Europa (ESOTOC) Il rapporto 2023 fornisce descrizioni e analisi delle condizioni climatiche e delle variazioni da tutto il sistema terrestre. Quest’anno, oltre ad esaminare gli eventi chiave e il loro impatto, discute anche la politica e l’azione per il clima, con particolare attenzione alla salute umana. L’edizione 2023 è prodotta per la prima volta in collaborazione con l’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM). https://climate.copernicus.eu/esotc/2023
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  L’Agenzia europea dell’ambiente (AEA) ha pubblicato un rapporto sulla valutazione del rischio climatico in Europa. Secondo la AEA l’Europa è il continente a più rapido riscaldamento del mondo e i rischi climatici minacciano la sua sicurezza energetica e alimentare, gli ecosistemi, le infrastrutture, le risorse idriche, la stabilità finanziaria e la salute delle persone. Molti di questi rischi hanno già raggiunto livelli critici e potrebbero diventare catastrofici senza un’azione urgente e decisiva. https://www.eea.europa.eu/en/newsroom/news/europe-is-not-prepared-for
 Il 7 maggio 2024 la Commissione ha adottato un regolamento di esecuzione che aggiorna i modelli per gli Stati membri per comunicare i dati relativi all'azione per il clima. I modelli aggiornati tengono conto degli sviluppi nel contesto dell'accordo di Parigi sulla contabilizzazione degli assorbimenti dalla bioenergia con cattura e stoccaggio del carbonio (bio-CCS), che gli Stati membri saranno in grado di riferire nei loro inventari a partire da quest'anno. https://climate.ec.europa.eu/news-your-voice/news/adopted-new-templates-member-states-climate-reporting-2024-05-07_en
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  Il  7 maggio 2024  a Ivrea, nel corso dell’evento di apertura del  Festival dello Sviluppo Sostenibile , è stato presentato il Rapporto ASviS    “ Scenari per l’Italia al 2030 e al 2050. Le scelte da compiere ora per uno sviluppo sostenibile” . https://gruppocrc.net/accelerare-e-investire-subito-sulla-transizione-ecologica-conviene-online-il-rapporto-asvis/
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  Il 22 maggio si terrà il Convegno organizzato da ISPRA “La Sfida Ambientale per la Finanza Sostenibile. Le linee Guida ISPRA". https://www.isprambiente.gov.it/it
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  Clima: nuovo allarme dell’Onu, El Nino sta preparando la prossima grande crisi globale I massimi funzionari dell’Onu si sono riuniti ieri per chiedere una rapida azione internazionale contro gli eventi meteo estremi indotti da El Niño, che stanno devastando l’Africa meridionale e altre regioni del mondo con inondazioni e siccità.   https://onuitalia.com/2024/04/30/el-nino-2/
  Gli effetti de El Niño   colpiscono con inondazioni   e frane in Kenya, Tanzania, Burundi, Repubblica democratica del Congo. Almeno 190 i morti e decine di migliaia gli sfollati. https://www.focusonafrica.info/kenya-linondazione-di-un-tunnel-causa-una-frana-che-seppellisce-almeno-45-persone/
  Il Fondo per le perdite e i danni legati al cambiamento climatico non deve limitare il ruolo della società civile   Intervenendo in vista della riunione inaugurale del consiglio direttivo del nuovo Fondo internazionale per le perdite e i danni legati al cambiamento climatico (Loss and Damage Fund) la consulente climatica di Amnesty International, Ann Harrison ha dichiarato: “Amnesty International e altre organizzazioni per la giustizia climatica sono profondamente preoccupate per le restrizioni imposte alla partecipazione delle organizzazioni della società civile alla prima riunione del consiglio del Loss and Damage Fund. “Questo incontro inaugurale dovrebbe costituire un precedente, rafforzando e accogliendo la partecipazione della società civile, senza limitarne gravemente il coinvolgimento. Il pieno coinvolgimento della società civile aiuterebbe a riflettere le opinioni delle comunità, spesso diverse ed emarginate, i cui diritti sono maggiormente colpiti dalla crisi climatic