Riferimenti internazionali e nazionali
Convezione quadro delle
Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCC)
La UNFCC
definisce il cambiamento climatico come: “un cambiamento del clima che è
attribuito direttamente o indirettamente all'attività umana che altera la
composizione dell'atmosfera globale e che si aggiunge alla variabilità
climatica naturale osservata su periodi di tempo comparabili”. (art. 1.2)
L’obiettivo della Convenzione era la stabilizzazione delle concentrazioni atmosferiche dei gas serra, tali da prevenire interferenze antropogeniche pericolose per il sistema climatico terrestre anche se non poneva limiti obbligatori per le emissioni di gas serra alle nazioni individuali; si trattava quindi di un accordo legalmente non vincolante che includeva, però, previsioni di aggiornamenti (denominati protocolli) che avrebbero posto obiettivi di riduzione delle emissioni.
La
convenzione fu aperta alle ratifiche il
9 maggio 1992 ed è entrata in vigore il 21 marzo 1994. L’Italia l’ha ratificata
il 15 aprile 1994.
Gli Stati Parte devono inviare alla Conferenza delle parti informazioni che comprendono tra l’altro un inventario nazionale delle emissioni, causate dall’uomo di tutti i gas ad effetto serra non inclusi nel protocollo di Montreal (protocollo per la progressiva eliminazione dei gas che provocano la diminuzione dello strato di ozono), una descrizione generale delle iniziative prese o previste per attuare la Convenzione e qualsiasi altra informazione attinente al raggiungimento agli obiettivi della Convenzione, una descrizione particolareggiata delle politiche e dei provvedimenti che hanno adottato per adempiere ai propri obblighi e una stima specifica degli effetti che le politiche ed i provvedimenti presi avranno sulle emissioni, causate dall’uomo. (art.12)
https://unfccc.int/sites/default/files/resource/Italy%20Eigth%20National%20Communication.pdf
Protocollo di Kyoto
Il Protocollo
di Kyoto è il primo accordo
internazionale che contiene gli impegni dei paesi industrializzati a ridurre le
emissioni di alcuni gas ad effetto serra, responsabili del riscaldamento del
pianeta; è stato adottato a Kyoto, Giappone, l'11 dicembre 1997 in occasione
della COP3 (Conferenza degli Stati Parte dell'UNFCCC che si tiene ogni anno) ed è entrato in vigore il 16 febbraio 2005.
L’Italia l’ha ratificato con la legge 120 del 2002
L'Accordo di
Parigi è stato stipulato tra gli Stati membri dell’UNFCC, il 12 dicembre 2015,
in occasione della Cop 21 a Le Bourget, nei pressi della capitale francese.
L’Accordo
è il primo trattato giuridicamente vincolante che impegna gli Stati Parte a limitare il riscaldamento
globale ben al di sotto dei 2°C, preferibilmente a 1,5°C, rispetto ai livelli
preindustriali. Gli Stati sono anche obbligati ad adottare piani nazionali per
ridurre le emissioni e a adeguarsi agli impatti dei cambiamenti climatici.
Questi sono chiamati INDCs, (Intended Nationally Determined Contributions)
o NDCs (Nationally Determined Contributions) e devono indicare gli obiettivi per la riduzione delle emissioni
di gas serra, le politiche e le misure che i governi attuano in risposta ai
cambiamenti climatici e come contributo per raggiungere gli obiettivi globali
stabiliti nell'Accordo di Parigi. Gli INDC devono essere presentati ogni 5 anni
al segretario dell’UNFCC. L’Accordo di Parigi è entrato in vigore il 4 novembre
2016.
L’Italia
ha ratificato l’accordo con la legge n.204/2016. È entrato in vigore l’11
dicembre 2016.
INDCs dell’Italia https://www.climate-resource.com/tools/ndcs/countries/ita?version
Primo INDCs dell’Unione Europea (approvato il 17.12.2020) https://data.consilium.europa.eu/doc/document/ST-14222-2020-REV-1/it/pdf
Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici (PNACC)
In
Italia le basi per la definizione di azioni e politiche di adattamento ai cambiamenti
climatici sono state poste con la Strategia
Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici approvata nel 2015 e con i relativi documenti tecnico-scientifici
di supporto.
Nel
2016 è stato redatto per la prima volta il
Piano Nazionale di Adattamento ai
Cambiamenti Climatici (PNACC) finalizzato all’attuazione della Strategia
Nazionale, successivamente modificato nel 2018 e infine aggiornato nel 2022.
L’obiettivo
principale del Piano è di attualizzare il complesso quadro di riferimento
conoscitivo nazionale sull’adattamento e di renderlo funzionale ai fini della
progettazione di azioni di adattamento ai diversi livelli di governo e nei
diversi settori di intervento.
Piano Nazionale sui cambiamenti climatici scaricabile dal sito dell’ Ispra https://climadat.isprambiente.it/